Viste le previsioni meteo, si può dire senza ombra di dubbio che è scoppiata l'estate. Le serate iniziano a diventare bollenti e difficilmente il romano quadratico medio riuscirà a stare dentro casa dopo le nove di sera. I più fortunati, però, che hanno a disposizione un balcone o una terrazza potranno provare a trovarerefrigerio naturale nell'antica ricetta della grattachecca alla romana. Niente di più semplice e di più salutare, con zero grassi e zero additivi (a meno che non esageriate con il topping).
È importantissimo non confondersi e scambiare la grattachecca per una granita: mai fare simile paragone davanti a un romano! I due preparati sono diversi dal punto di vista fisico oltre che nel gusto. La grattachecca è preparata a partire da ghiaccio puro, quindi all'interno dei cristalli c'è solamente acqua.
La granita, invece, è un tritato di ghiaccio formatosi a partire da un composto di acqua zucchero e aromi: quindi all'interno di ogni singolo cristallo di ghiaccio c'è già il sapore di tutta la granita. Il bello della grattachecca è proprio la discontinuità del sapore tra la superficie dei cristalli di ghiaccio e il loro interno. Se lasciate sciogliere una granita otterrete uno sciroppo della stessa consistenza e sapore della granita stessa, mentre se commettete il gravissimo peccato di lasciar sciogliere una grattachecca otterrete una forma molto diluita dello sciroppo che avete utilizzato come topping.
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